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Animali Fantastici in Sardegna

 

Sono tantissime le storie che si raccontano in Sardegna, soprattutto ai bambini e soprattutto in passato; i protagonisti sono "Animali Fantastici" alcuni buoni e altri cattivi, in storie che hanno sempre uno scopo, una morale.

In tanti si chiedono se siano storie basate sulla realtà o semplicemente leggende tramandate, l'unica cosa che sappiamo è che sono veramente tante; noi oggi ne descriveremo qualcuna, ecco la nostra lista :


JANAS

 Le più famose sono sicuramente le Janas, le fate del mondo fantastico sardo!

Vengono descritte sempre di piccole dimensioni, un po' fate e un po' streghe, vestite quasi sempre di rosso con un copricapo ricamato di fili d'oro, che loro stesse tessano all'interno delle loro case per antonomasia, le Domus de Janas, sparse per tutta la Sardegna.

Non escono mai di giorno, solo di notte e hanno una bellezza disarmante, che stordisce ogni uomo abbia la fortuna\sfortuna di incontrarle.

Ci sono leggende legate alle Janas che raccontiamo Qui  

Le Janas essendo magiche non possono avere figli, anche se adorano i bambini e alcune durante le loro passeggiate notturne passano ore ad osservare i neonati che dormono nelle loro culle; si dice infatti che se un bambino è molto fortunato è perchè una Janas l'ha benedetto, rendendolo una persona "Bene Fadada".

In alcuni paesi invece, come Isili e Tonara, le Janas vengono descritte in modo negativo, abitano le caverne più cupe, rapiscono i bambini e hanno anche una temuta regina: Sa Jana Maista, famosa per rapire gli uomini che la notte passano vicino alla sua grotta e ucciderli molto lentamente!


MARIA FARRANCA 

 Maria Farranca viene chiamata con tantissimi nomi diversi per ogni zona della Sardegna, per esempio: Maria Abbranca, Maria Mangrofa, Strega E' Funtana, Maria Pettenedda, ecc.

Maria Farranca abita all'interno dei corsi d'acqua ma soprattutto all'interno dei pozzi; in passato e in alcuni paesi anche nei nostri giorni, si dice ai bambini di non sporgersi troppo nelle vicinanze di un fiume o di non affacciarsi mai in un pozzo, perchè con le sue lunghe braccia, Maria Farranca gli afferrerebbe mangiandoli in un unico boccone.

Anche su di lei esistono tantissime leggende, quella più famosa racconta come fosse inizialmente una donna, che amava visitare la sorgente di Su Gologone, quando un giorno per colpa di una maledizione si trasformò in un demone, costretta a vivere all'interno di quelle acque limpide e di cibarsi di tutti i bambini dispettosi che osavano rispecchiarsi nell'acqua nonostante i continui rimproveri dei genitori!

Quindi bambini state lontani dall'acqua!


MOMOTTI

 Anche Momotti viene chiamato con tanti nomi diversi, come: Bobottu, Bobbotti, Mammone, Bobboi, ecc.

Momotti è un uomo spaventoso, con un mantello lungo nero, che va in giro sempre incappucciato e con un grande bastone; in pochi hanno visto i suoi occhi e li descrivono come terrificanti.

A tutti i bambini che facevano i dispetti gli veniva sempre ricordato come Momotti fosse pronto a rapire tutti i bambini dispettosi, infatti la sua missione era proprio quella, essere terrificante e girare di città in città a rapire i bambini monelli!

In alcune zone della Sardegna si dice esca solamente dopo il tramonto ed è per questo che i genitori avvisano i propri figli che si deve sempre rincasare prima che faccia buio; in altri paesi il nome Momotti è collegato persino al Diavolo.

 

STRIA

 Secondo le credenze popolari la Stria è l'uccello del malaugurio,  può essere una civetta o un barbagianni e ogni qualvolta si manifesta fa presagire una disgrazia!

In alcuni paesi della Sardegna se la Stria si posa troppo allungo su una casa, a tutti quelli che ci abitano succederà qualcosa di brutto, secondo altri invece colpisce le persone, passandoci sopra mentre vola basso.

Per capire se si è stati colpiti da una maledizione basta controllare il proprio colorito, se si è più pallidi del solito allora la maledizione si è impossessata del vostro corpo!

L'unico modo per toglierla è tramite le famose "Brebus" ossia le parole magiche, le preghiere, diverse in base alla propria zona della Sardegna, ma anche tramite dei riti ben specifici; alcuni bruciano le piume della Stria e versano le ceneri nel caffè e lo fanno bere al malcapitato!

La leggenda di Sa Stria ha origini antiche, risalenti all'Impero Romano, infatti questo termine dovrebbe derivare da "Strix", che significa "Strega".


TRAIGOLZU

 Su Traigolzu viene raffigurato come una sorta di Minotauro, un mostro molto grande che si manifesta tra il 14 e il 15 Agosto; in questo giorno riusciva a liberarsi dalle catene che lo imprigionavano sotto gli abissi del mare e passeggiare sulla terra.

 Era infatti credenza molto diffusa quella di non fare il bagno al mare a Ferragosto, proprio per non rischiare di essere afferrati e uccisi da Su Traigolzu; in molti paesi il giorno di Ferragosto è usanza tutt'oggi fare festa in campagna o in montagna e proprio in questo giorno non andare al mare!

A Sindia, un paese vicino a Macomer, non è la notte tra il 14 e il 15 di Agosto ma quella successiva, dove nessuno esce dalle proprie case per paura di essere ucciso da questo mostro spaventoso.

Si dice si senta arrivare da lontano, perchè sbatte le sue catene sull'asfalto, in alcuni paesi infatti usano chiamare "Traigolzu" tutti quelli casinisti e rumorosi!


AMMUTADORI

 Ammutadori, Mutarolla, Su Garriatore, Ammuttaroi, Muntadori, ecc, comunque vogliate chiamarlo è il mostro del sonno.

Quando si è in quella fase tra la veglia e il sonno, dove il corpo piano piano si spegne ma la mente ancora è cosciente, l'Ammuttadori colpisce le proprie vittime, trasforma i loro sogni in incubi, provocando paure, angosce e in alcuni casi anche la morte!

Colpisce soprattutto le persone che dormono da sole, infatti i pastori sardi ne hanno sempre avuto paura, quando portavano il bestiame a pascolare e decidevano di fare un riposino sotto ad un albero, ci pensavano due volte, col timore di essere uccisi nel sonno!

Quando il demone si impossessa dei sogni di una persona è molto difficile scacciarlo, solamente con le "Brebus" pronunciate da persone apposite si può guarire!


MUSCA MAGHEDDA

 La Musca Maghedda o Macedda sta a significare "La Mosca che macella" "La Macellaia"ed è la protagonista di tantissime storie sarde!

Viene descritta come una mosca gigante, molti dicono sia grande come il muso di un bue, con un enorme pungiglione dal veleno letale, due grandi e forti ali che emettono un ronzio talmente forte da poter rompere i timpani delle persone.

Il compito della Musca Maghedda è quello di custodire tesori, perchè si sa, in ogni castello o leggenda dei paesi della Sardegna, c'è sempre un tesoro!

In alcuni casi ci sono più forzieri, alcuni con i tesori e altri con queste spaventose creature e solamente la fortuna e il caso decideranno le sorti del paese.

L'invenzione di queste creature è collegata alla malaria.

Per esempio a Tramatza esiste la leggenda che vede come protagonista Sa Musca Maghedda; all'uscita del paese sono presenti due rocce di basalto, identiche nell'aspetto e nella grandezza, dove si dice nascondano due bauli, uno con un grosso tesoro e uno invece con queste terrificanti mosche; nessuno ancora ha avuto il coraggio di scegliere quale pietra spostare per prima!


LA MAMMA DI LU SOLI

La Mamma di Lu Soli ossia La Mamma del Sole, è una signora molto cattiva che esce solamente dopo pranzo, soprattutto in estate, nel momento più caldo della giornata, in cerca di bambini!

Viene descritta come una donna molto alta e robusta, tutta coperta e vestita di nero, che cammina piano piano, facendo un continuo lamento; agli adulti non può fare nulla, ma ai bambini si, per questo se un genitore deve andare a lavoro subito dopo pranzo può farlo, mentre un bambino per uscire a giocare dovrà aspettare che la Mamma del Sole abbia finito di girare per il paese!

In altri paesi della Sardegna troviamo Sa Mama 'e Su Sole, descritta come una donna bellissima, che appare sempre in estate e nelle ore più calde; se un bambino la dov'esse incontrare, Sa Mama 'e Su Sole per punirlo, toccandigli la fronte, gli trasmetterebbe una brutta febbre della durata di almeno due giorni!



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