Passa ai contenuti principali

Leggende di Sardegna: Lollove

 

Era da tanto che desideravamo visitare Lollove, così per Autunno in Barbagia ne abbiamo approfittato!

Lollove viene definito come l'ultimo villaggio medievale presente in Sardegna, inserito tra i borghi più belli d'Italia, poco distante da Nuoro e abitato oggi da 13 persone.

Il paese è caratterizzato da piccole stradine, molte a strapiombo, con un bellissimo panorama sulle vallate circostanti; le case sono tutte di pietra, alcune intatte e altre in rovina, hanno fiori alle finestre e per la festa, anche se disabitate, vengono riaperte ed è possibile ammirare anche gli interni.

 Noi ci siamo bloccati a parlare con un signore che esponeva dei libri in una delle case a nostro avviso meglio conservate, ci ha raccontato che in quella casa ci abitava sua nonna e ci ha spiegato come a Lollove, quando ormai in tutta la Sardegna era arrivata la corrente elettrica, si vivesse senza, pensate arrivò solamente negli anni 80, mentre le fognature e l'acqua corrente a metà degli anni 90. 

Lo spopolamento è avvenuto gradualmente, le famiglie iniziarono a spostarsi nei centri più vicini, essendo Lollove priva di scuole per i bambini e i ragazzi e con poche possibilità lavorative.

 Non si sa di preciso cosa voglia dire il nome "Lollove" per alcuni potrebbe significare "corso d'acqua" e "ghianda", essendo situato in un bosco ricco di querce e attraversato da un corso d'acqua, nei documenti ufficiali viene menzionato come Loloe, Lolove e Loloy, mentre in sardo si chiama Lollobe.
 Sentendo i racconti dei vecchi del paese, sembrerebbe che Lollove nacque prima di Nuoro e che fosse persino più grande; sappiamo che rimase comune sino alla metà del 1800, oggi è una frazione di Nuoro.
 All'interno del paese, su una terrazza panoramica, è presenta una chiesa dedicata a Santa Maria Maddalena, risalente al 600, in stile gotico,con un campanile, ben conservata e dove ogni anno si celebra la festa dedicata alla santa, mentre durante Autunno in Barbagia, proprio in questa piazza si balla e si canta.

Girando per le vie di Lollove siamo arrivati alla Casa Museo Efisio Chessa, un'antica abitazione dove si può ammirare l'esempio della casa tipica barbaricina.

Ma veniamo a noi, cosa rende Lollove così speciale ? 

Forse non tutti sanno che su Lollove aleggia un'antica leggenda o per meglio dire una maledizione.

Si narra di un convento, le cui monache intrecciarono rapporti amorosi con i pastori presenti nel villaggio.

 Fu un grande scandalo, che non passò inosservato, infatti oltre allo sgomento degli abitanti del villaggio, le autorità ecclesiastiche presero provvedimenti, mandando via le suore dal convento, esiliandole per sempre da Lollove.

Le donne mentre stavano andando via dal villaggio si girarono, si fecero il segno della croce ,con la mano sinistra, e puntando il dito verso le case pronunciarono queste parole:

  "Lollove as a esser chei s'abba è su mare: no as a crescher nen parescher mai"

ossia " Lollove sarai come l'acqua del mare: non crescerai e non morirai mai"

Non sappiamo se sia vero o meno, ma possiamo dire che è stato ed è tutt'oggi così, Lollove non è mai cresciuto ma non è mai morto, infatti non è un paese fantasma perchè ancora, anche se pochi, ha degli abitanti, che vivono lontano dalle comodità ma immersi nel verde e nella natura, facendo una vita più semplice ma molto più sana.


 Nel corso del XIX e XX secolo, il mistero di Lollove, ha ispirato artisti e scrittori, tra cui Grazia Deledda che nel 1920 lo scelse come ambientazione del suo romanzo "La Madre".

L'opera è incentrata sulla storia proibita tra un giovane prete, Paulo, e Agnese, una ragazza molto bella, ed ebbe un enorme successo, tanto da diventare in seguito opere teatrali e film.



A noi Lollove è piaciuta tanto, vi consigliamo di visitarla, magari in occasione di qualche festa!

 





 


Commenti

Post popolari in questo blog

FOGU ANTIGU: il falò di Sant'Efisio

Si pensa sempre che i fuochi di Sant'Antonio aprano il Carnevale Sardo, ma in pochi sanno che il primo falò che si tiene in Sardegna, dopo le feste natalizie e prima del Carnevale è quello di Tramatza in onore di Sant'Efisio. Ogni anno il 14 Gennaio a Tramatza si tiene il falò e il 15 è la giornata dedicata al santo. Questa festa ha origini antiche e molto sentite dalla popolazione, si inizia una settimana prima con il taglio della legna, nel bosco di Paulilatino. Alla raccolta della legna partecipano tutti, sia i giovani che gli anziani, è un momento di condivisione, di unione e fatica verso un obbiettivo comune. Sant'Efisio nacque ad Elia, alle porte di Antiochia in Asia, nel 250 D.C. da madre pagana e padre cristiano; dopo la morte del padre, Efisio si arruolò nell'esercito imperiale, perseguitando i cristiani per ordine di Diocleziano. Secondo la tradizione, quando si trasferì in Italia, una notte tra le nuvole gli apparve una croce e la voce di Dio che lo rimprover...

Arco di Cala Romantica

    Qualche giorno fa siamo andati a Cala Romantica, uno dei tanti posti che amiamo in Costa Smeralda! Ci avete fatto tantissime domande e abbiamo deciso di rispondervi con un articolo. L'arco di Cala Romantica si è formato grazie alla forza del mare e del vento, regalandoci uno spettacolo unico nel suo genere!  Il suo vero nome è Grotta di Lu Tamburu ( grotta del tamburo) mentre la zona si chiama Punta di Lu Tamburu; Cala Romantica è solamente la spiaggia, anche se non essendo segnalato in nessuna mappa, neanche su Google Maps e non essendoci nessun cartello, le persone hanno iniziato a chiamare la grotta Arco di Cala Romantica. Cala Romantica si trova a Porto Cervo e prende il nome dal Residence che affaccia sul mare; appena imboccata la strada per raggiungere il Porto Vecchio di Porto Cervo dovete girare a destra in Via del Galeone e proseguire sino al Residence alla fine della strada. Ci sono dei parcheggi liberi mentre gli altri numerati sono riservati.   Una vo...

CARNEVALI DI SARDEGNA

Il Carnevale in Sardegna è una festa molto sentita, ogni paese la festeggia a modo suo, infatti ne esistono davvero tanti, ognuno diverso e con tradizioni antichissime. Sia che voi siate sardi o meno, con questo articolo cercheremo di spiegarvi i vari carnevali con la loro storia, in modo da potervi consentire di visitarne dei nuovi! Noi siamo cresciuti in due città con i carnevali più famosi della Sardegna: Sarah a Tempio Pausania, dove nasce il famoso Carrasciali, Lorenzo a Tramatza, vicino ad Oristano dove ogni anno si tiene la Sartiglia; per questo motivo abbiamo partecipato sempre e solo a questi! Questi ultimi anni abbiamo deciso di cambiare questa routine e visitare anche altre feste. Quasi tutte le manifestazioni si tengono nei giorni che vanno dal Giovedì Grasso al Martedì Grasso, anche se ci sono molte eccezioni. Nominarvi tutti i Carnevali sarebbe impossibile, quindi ve ne indicheremo alcuni, a nostro avviso tra i più belli e particolari dell'isola:    CARRASCIALI T...

Chi Siamo

Ciao a tutti e benvenuti nel nostro Blog. Ci presentiamo: siamo Sarah e Lorenzo, due ragazzi Sardi che amano piu' di qualsiasi altra cosa Viaggiare.      Il Viaggio per noi è l'essenza di tutto, è quel pensiero che ci salta in mente all'improvviso, quel ricordo che ci fa sorridere, quella sensazione che ci fa sempre andare avanti.  Ci siamo conosciuti d'estate, nel nostro posto preferito in Sardegna, la Costa Smeralda, la nostra Casa per sei mesi l'anno. Facciamo una vita un po atipica, ci spaventa lo stare fermi e amiamo la libertà.  Quando viaggiamo cerchiamo sempre di fare cose originali, esperienze nuove e poco conosciute, cerchiamo di vivere il piu' possibile a contatto con la gente del posto per sconfiggere tutti gli stereotipi ed essere testimoni del fatto che al Mondo siano piu' i buoni che i cattivi. Ci piace muoverci con i mezzi pubblici, anche per tante ore di fila, e guardare fuori dal finestrino per scoprire nuovi paesaggi, ma la cosa ...

Cosa vedere in Giappone

Non è facile scegliere cosa vedere durante un viaggio in Giappone, io in primis durante l'organizzazione del viaggio sono andata in crisi! Tutto dipende da quanti giorni avete a disposizione. Il mio viaggio è durato un mese, compresi i giorni in volo. Per tutte le informazioni pratiche sul Giappone vi rimando al nostro articolo  Prima volta in Giappone   Il mio itinerario è stato: TOKYO DISNEYLAND MONTE FUJI TAKAYAMA SHIRAKAWAGO KANAZAWA KYOTO NARA HIROSHIMA MIYAJIMA OSAKA UNIVERSAL STUDIOS   TOKYO  Per sapere nei dettagli cosa fare, vedere, dove mangiare, dormire, le gite fuori porta, Disneyland ecc. vi rimando all'articolo specifico su Tokyo  Cosa fare a Tokyo Vi consiglio di rimanere a Tokyo almeno 4/5 giorni, in modo da riprendervi dal lungo viaggio, capire un attimo come funziona il Giappone e scoprire al meglio questa fantastica città.   TAKAYAMA Takayama si trova nella parte centrale del Giappone, più precisamente nella prefettura di Gifu, circondat...

10 cose gratis da fare in Costa Smeralda

  Come abbiamo scritto nel post "Chi siamo" la Costa Smeralda è la nostra casa per metà anno da parecchi anni ormai; ne siamo innamorati, non sappiamo neanche descrivervi la sensazione che proviamo ogni anno quando arriviamo o la tristezza in autunno quando la lasciamo! Con questo articolo vogliamo spiegarvi solo alcuni dei motivi che ci hanno fatto amare questa zona e vorremo anche sfatare un po' il mito della Costa Smeralda da evitare perchè solo per ricchi, con qualche accortezza può tranquillamente essere visitata da chiunque. La Costa Smeralda è nata il 14 Marzo 1962, grazie a John Duncan Miller che parlò di questo pezzo di terra gallurese di cui si era innamorato, durante un pranzo a Londra, dove era presente anche il principe Karim Aga Khan; decisero così, insieme ad altri investitori, di dare forma a quella che oggi è una meta conosciuta in tutto il Mondo. Sapete il perchè di questo nome?  Ci son sempre state leggende e racconti dietro l'origine del nome della...

Leggende di Sardegna: Rebeccu

  Nel cuore della Sardegna sorge il piccolo borgo di Rebeccu, unica frazione di Bonorva, in provincia di Sassari. Il paese si erge su una collina del Meilogu, poco distante dalla Pedra Mendalza, ne parliamo qui  Pedra Mendalza Domina dall'alto la piana di Santa Lucia e dista solo 6 km da Bonorva. In epoca giudicale Rebeccu era un importante centro, il più popolato della zona, con più di 400 abitanti e ad esso erano subordinate le ville di Bonorva, Semestene e il villaggio di Trequiddo.  Il nome di "Rebeccu" compare per la prima volta in dei documenti datati 1300, dove figura come capoluogo della curatoria di Costa de Addes, chiamata anche Costavalle, dove risiedeva persino il Curatore. Nel 1353 venne invaso e incendiato e nel 1388 nel piazzale dove sorge la Chiesa di Santa Giulia, dedicata anticamente a Santa Maria, si radunarono i rappresentanti della curatoria di Costa de Addes, per approvare il trattato di pace tra il Re Giovanni I d'Aragona e la Giudichessa Eleono...

Follow us @thesardiniantrotters

Contact Us